Se avete voglia di immergervi in un’atmosfera fantastica, se il brivido vi affascina e non temete di imbattervi in strane creature senza tempo, allora non potete non fare un salto nel Parco dei Mostri nel bosco di Bomarzo.
Siamo in provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia Laziale, ed è qui che sorge questo luogo magico, un bosco tutto da scoprire, che nasconde al suo interno giganteschi animali mitologici, mostri di pietra che suscitano stupore, meraviglia e – perché no – un po’ di timore.
“Voi che entrate qui, considerate ciò che vedete e poi ditemi se tante meraviglie sono fatte per l’inganno o per l’arte”.

parco dei mostri istituto europeo del turismo 1Recita così l’iscrizione su una delle due sfingi all’ingresso del parco, annunciando sin da subito, quello che il visitatore andrà a vedere di lì a poco.

Nel Parco dei mostri, il mistero del giardino delle meraviglie

Ricco di sorprese, il Parco dei Mostri di Bomarzo attende i visitatori con le sue creature mostruose, bizzarre sentinelle di sentieri incastonati nel bosco, poste lì da quando l’architetto Pirro Ligorio ne realizzò il progetto su commissione del Principe Pier Francesco Orsini.
Il segreto di questo giardino sta nei molteplici significati della simbologia da cui è permeato: irrompono a tratti il mito e la leggenda, con riferimenti a mondi fantastici, sculture grottesche, iscrizioni e indovinelli. Guardare per credere: ecco il link al sito ufficiale del parco.

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Lo scopo dell’ideatore era creare un percorso dalle atmosfere magiche, ricco di suggestioni e che stimolasse l’intelligenza, la curiosità, la fantasia di chi vi entrava, in un gioco senza fine di richiami mitologici.

Sirene incantevoli, orchi giganteschi, tartarughe e poi ancora sfingi, maschere e satiri; giochi di illusione o falsi sepolcri: entrare nel Parco dei Mostri significa fare un viaggio prima di tutto con la fantasia, mettere alla prova la propria capacità di ritornare bambini, immaginare storie straordinarie e vederle prendere vita davanti ai propri occhi, per sentirsi protagonisti di miti leggendari, storie che parlano di eroi d’altri tempi, immersi in un mondo che non condivide le leggi fondamentali del nostro.

Per queste e tante altre suggestive situazioni, il parco delle meraviglie è stato al centro dell’attenzione e dell’ispirazione di molti artisti, tra cui Salvador Dalì. Il pittore surrealista ne rimase talmente colpito da trovarvi spunti per la sua opera Le Tentazioni di Sant’Antonio.

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Creature del Parco dei mostri

Tra le creature originali e fantastiche che si possono incontrare nel parco, vi è la colossale testa di un mostro marino: Proteo-Glauco, il pescatore divenuto dio del mare dopo aver mangiato un’erba magica; oppure la lotta di Ercole che uccide a mani nude Caco, figlio del dio Vulcano; o ancora la Tartaruga e il Pegaso Alato, l’Elefante e la statua del dio Nettuno.

Nel caso non si fosse ancora abbastanza suggestionati dalla vista di queste strambe sculture, ci si imbatte poi nella Casa Pendente, un’abitazione costruita su di un masso inclinato, a cui si accede grazie a un piccolo ponte che la collega con il muro esterno. In questa costruzione vi sembrerà di perdere l’equilibrio per via di un’illusione ottica e di prospettiva che ingannerà la vostra vista.

Un Drago assalito da un cane e un leone, un Gigante, uno Stregone e l’inquietante Orco con la bocca spalancata sono solo alcune delle altre affascinanti statue che vi accoglieranno in questo scenario sognante!

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