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Di montagne e sentieri, spiagge paradisiache, vie ferrate e unici caffè: quando viaggio e passione s’incontrano, il risultato potrebbe essere un incredibile raccoglitore di emozioni, consigli, ironia!
In principio c’era il diario, e per generazioni ne abbiamo riempito le pagine; il diario di viaggio, in particolare, era un quaderno bianco, un taccuino, o semplicemente dei fogli successivamente rilegati, e conteneva il resoconto di un’esperienza fuori per tenere traccia di un ricordo unico e personale. Una collezione di avventure, storie e scoperte che in epoca recente continua ad esistere seppure con un nuovo intento, la condivisione, e che ad oggi prende il nome di travel blog. Nel proposito di raccontare le proprie vicende, il travel blogger fornisce contenuti, informazioni utili, spunti, consigli. Ma il passaggio dal diario cartaceo a quello telematico non rappresenta l’unica evoluzione: negli ultimi dieci anni, infatti, con la diffusione sempre più rapida del digitale, la figura di travel blogger ha assunto non solo i caratteri di un vero e proprio stile di vita non convenzionale, ma anche le sembianze di un lavoro totalmente svincolato dagli obblighi tradizionali.

Travel blogger, come farne un lavoro

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Potrebbe sembrare surreale, ma lavorare come travel blogger non è per nulla facile: ridurre la mansione alla capacità di raccontare in modo assolutamente originale un’esperienza di viaggio è limitativo; il travel blogger professionista è in grado di creare un immaginario tutto da vivere in chi si appresta a raggiungere quel luogo. Il presupposto è che si tratta di un lavoro che richiede pazienza, costanza e tanta dedizione; per diventare travel blogger non è indispensabile essere in viaggio per 365 giorni all’anno o aver fatto esperienze incredibili: ogni esperienza è un viaggio. Sei l’unico con la tua storia da raccontare: l’unico obiettivo che hai da travel blogger è riuscire a trasmettere il tuo messaggio. Tuttavia, non basta aprire il proprio blog di viaggi su una piattaforma gratuita e iniziare a scrivere; necessario è acquisire quelle competenze fondamentali affinché il blog raggiunga più persone possibili.
Ma quali sono?

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Dovresti sempre leggere più di quanto scrivi: ogni nuovo autore introdurrà una nuova voce che ti permetterà di guardare le cose da una prospettiva leggermente diversa; dedicare un po’ di tempo anche alle letture di genere diverso rispetto al viaggio è altrettanto utile. Una volta finito di leggere il tuo libro, scrivi qualcosa in merito; più che un riassunto, cerca di abbattere il cuore dell’opera e di elaborare il messaggio dell’autore.

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Abbracciare le regole è indispensabile per arrivare in cima alla catena alimentare dei motori di ricerca; piccole modifiche possono rivelarsi molto utili per migliorare la posizione dei contenuti rispetto agli algoritmi del mondo senza sacrificare l’identità di una storia: scrivere in ottica SEO significa essere in grado di redigere contenuti che incontrino perfettamente le esigenze di Google ma, anche e soprattutto, di coloro che cercano informazioni sui motori di ricerca. Ad ogni modo, costruire un buon prodotto per i motori di ricerca è inevitabile, ma non è più importante della creazione di un travel blog con contenuti di qualità.

L’ascolto sociale è un metodo incredibile per farsi notare: un piano di social media è un archivio che inquadra i tuoi obiettivi di travel blogger, le procedure per raggiungerli e le misure da adottare per tenere sotto controllo la tua crescita. Piattaforme come Instagram, Tik Tok o Facebook hanno reso più facile che mai per gli amanti dei viaggi fare di questa passione una carriera a tempo pieno; ecco un elenco di alcuni dei migliori social media per blogger di viaggi e alcune delle migliori strategie di marketing per ognuno!

Fondamentale sulle piattaforme social è conoscere il momento giusto per postare: la quantità di visualizzazioni e coinvolgimento che si ottiene sui post dipende moltissimo dall’ora del giorno in cui avviene la pubblicazione; questo perché è più probabile che le persone controllino i loro social media in determinati momenti della giornata. Altrettanto importante è l’alto coinvolgimento e l’interazione con i followers: più rispondi ai commenti dei tuoi follower, più vorranno continuare a commentare; più commentano, meglio è per l’algoritmo; più i tuoi post sono favoriti, più l’algoritmo consiglierà il tuo account.

Scegli di formarti con la Travel Blogger school di IET

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Scegliere di intraprendere il percorso di Travel Blogger con l’aspirazione di farne una professione significa comprendere che si tratta di uno dei mestieri più belli del mondo, ma che proprio per questo non è affatto facile. Come per tutti gli altri lavori è necessaria una formazione e una gavetta: il Travel Blogger di successo prima è un esperto di comunicazione, storytelling e marketing. L’Istituto Europeo del Turismo organizza un Corso per Travel Blogger e Content Creator tramite 6 incontri online per un totale di 12 ore. Il programma affronta numerosi argomenti quali il concetto di SEO, l’arte della fotografia, la gestione di un sito web e le strategie utili a farsi riconoscere da una community sempre più vasta. A completare il corso c’è la formazione completa sulla figura del content writer, per dare la possibilità a coloro che sognano di vivere da freelancer di ampliare i propri confini non solo geografici, ma in termini di collaborazioni con brand e aziende dei vari settori.
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