Una scampagnata alternativa, per usare un eufemismo. In realtà ha un che di macabro la Pasquetta che alcuni turisti avrebbero passato nei pressi di quel che resta dell’hotel Rigopiano, crollato sotto una valanga il 18 gennaio 2017 e in cui rimasero uccise 29 persone. Secondo quanto appreso dalle pagine di Repubblica, pare che gruppi di persone abbiano usufruito della zona sottoposta a sequestro dalla Procura (ma sembra anche di facile accesso) per festeggiare il lunedì Santo. Proprio lì dove ci sono solo cumuli di macerie, utilizzati come sfondo per i selfie di alcune persone in vacanza.

A Rigopiano come sull’isola del Giglio.

Un turismo noir, si potrebbe definire, esattamente come quello della tragedia dell’isola del Giglio, dove la nave da crociera Costa Concordia rimase incagliata dopo l’incidente avvenuto più di sei anni fa. Anche quella zona fu presa d’assalto da alcuni turisti, sempre in fila per una foto con la nave arenata sullo sfondo. E con tanto di sorrisi nello scatto.

Questa volta, però, pare si sia andati anche oltre. Secondo quanto appreso, alcuni pseudo-turisti sarebbero riusciti ad accedere a quel che resta della Spa dell’hotel Rigopiano, dove poveri sfortunati rimasero intrappolati dalla valanga, portando via alcuni pezzi della struttura come fossero dei normalissimi souvenir. Essendo il giorno di Pasquetta, poi, non sono mancati i barbecue tra le macerie, pic-nic e le partite di pallone. Insomma, una tipica giornata di festeggiamenti, ma che si sarebbero dovuti svolgere altrove.

rigopiano istituto europeo del turismo 1

Indignazione da tutto il Paese ma i primi ad aver espresso il proprio disappunto sono stati i membri del Comitato Vittime di Rigopiano. Parlano di una presenza che avrebbe interessato anziani, bambini, gente di tutta l’età. Questa gita fuori porta non può essere definita turistica, anche se sembra un’abitudine di pochi che però viene portata avanti da anni. Altro esempio, oltre quello della Costa Concordia, riguarda L’Aquila o Amatrice, dove furono beccati alcuni turisti a scattare fotografie tra le macerie del terremoto.

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