“Il viaggiatore più veloce è colui che va a piedi” scriveva Henry David Thoreau.
Natura, sport, avventura e curiosità: l’arte del trekking è una proposta alternativa e preziosa per tutti gli amanti del turismo lento. Attraverso itinerari insoliti da percorrere col fisico e con la mente, il trekking si presenta come un’occasione diversa dall’ordinario per godere di panorami suggestivi e percepire l’ambiente con sensi diversi.
Pensato in chiave sostenibile e lontano dai circuiti più conosciuti, il trekking è rigenerazione psicofisica, recupero di energia, consapevolezza.

Vivere il presente con la camminata consapevole

Il contatto con i colori, gli odori e il tappeto di suoni che solo la natura sa regalare, ha un potere straordinario: darci il permesso di ancorarci al presente.
Vivere nel qui ed ora, con il corpo e con la mente. È su questo principio che si basa il trekking, nella connessione umana tra la natura che ci circonda e la mente che vive il momento. Paradossalmente, non c’è nulla da fare, niente da aggiustare, niente da cambiare. 
C’è solo il corpo che sta camminando e l’unico obiettivo è distaccarsi dal distratto pilota automatico con cui si vive per gran parte della propria giornata.
Oltre che sull’ambiente, la concentrazione è esclusivamente sul respiro e sulle sensazioni muscolari generati attimo dopo attimo.
Si tratta di correggere la cattiva abitudine di lasciare che la mente venga rapita e tenuta in ostaggio da mille pensieri, ricordi del passato che prendono spesso la forma del rimpianto e del rimorso, piani nel futuro che di frequente imboccano la strada dell’ansia. Il risultato sarà una sensazionale percezione lucida della realtà, leggera.

I benefici per il corpo

Che camminare faccia bene al corpo è ormai universalmente noto oltre ad essere una delle forme di allenamento più semplici e comuni che si possano praticare. La camminata favorisce la produzione dell’ormone dell’insulina che aiuta a metabolizzare gli zuccheri prevenendo il diabete, e migliora la mineralizzazione ossea facendo quindi un primo passo contro l’osteoporosi.
Camminare apporta benefici anche a livello cardiaco e, per i più attenti alla linea, è un ottimo alleato per tenersi in forma.
Camminare in mezzo alla natura, inoltre, migliora la qualità del sangue grazie all’aria fresca, pulita e priva di smog. A questi benefici, il trekking ne aggiunge altri: ci permette di lavorare su una gran quantità di muscoli contemporaneamente.
Grazie alle differenti pendenze, infatti, le nostre articolazioni e i nostri muscoli vengono sollecitati costantemente. Inoltre, camminare migliora di gran lunga la respirazione, ma anche la postura, l’attenzione e l’equilibrio. A giovarne, non da meno, sono anche il nostro sistema immunitario e il
nostro grado di resistenza. 

Cosa insegna il trekking: le grandi lezioni di vita

Oltre ad essere fonte di benessere mentale e fisico, l’attività di trekking ci insegna a guardare al di là di ciò che appare ai nostri occhi; delle vere e proprie lezioni di vita che influenzano la nostra attitudine e l’approccio alla vita.
Ogni singolo passo è un piccolo progresso; l’impegno e la tenacia che guidano passo dopo passo verso la meta trasmettono un messaggio straordinario: Grandi cose ci aspettano fuori dalla zona comfort.

È comune pensare che le sfide debbano essere superate con un’eccellente resistenza fisica, ma non è sempre così; la forza mentale è spesso sottovalutata. Nel trekking, si tratta di essere determinati e motivati anche quando la strada sotto i nostri piedi sembra impossibile da percorrere. È la mente che ci guida oltre i limiti.

La natura ha un proprio tempo: tutto viene regolato da millenari comportamenti lenti e saggi, precisi e ripetibili dove la frenesia dell’uomo non abita ma è bandita.
L’acqua dei ruscelli scorre incessantemente e leviga le pietre, gli arbusti solidi impiegano decenni per crescere, i brusii e il chiacchierio che le onde fanno senza sosta quando si adagiano stanche sulla riva perdendo il loro vigore: la natura racconta una storia di attesa, di pazienza.
Il concetto del tempo è diverso e ci insegna che in natura non esiste competizione: non è una gara da vincere, ma uno spettacolo da apprezzare.

Il corpo ci parla ogni singolo secondo della giornata

In preda alla frenesia quotidiana spesso non ce ne rendiamo conto ed ignoriamo alcuni segnali. Ponendoci in connessione con ogni singola cellula del nostro corpo, il trekking ci insegna a capire quando è arrivato il momento di rallentare e quando è possibile superare i nostri limiti. C’è un momento per fermarsi, un momento per andare avanti e un momento per cambiare rotta. Date queste premesse, invitiamo quindi ciascuno di voi a sperimentare questa esperienza unica nel suo genere: che sia in compagnia o in solitudine, al mare o in montagna, in estate o inverno, il trekking regala emozioni senza eguali e ricordi indelebili.

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